EPILOGO EXTRA

Ecco un regalo esclusivo per la sottoscrittrici della newsletter: l’ EPILOGO EXTRA di FETCHING - WYATT

EPILOGO EXTRA

Sydney

Eccomi qui a Bora Bora, nella Polinesia francese, nel sud del Pacifico, proprio dall’altra parte del mondo. In effetti, ho dovuto cercarlo sulla mappa durante il volo perché non avevo idea di dove fosse. Mio marito è un mostro (nel senso buono)!

Siamo sui lettini da massaggio con vista sull’acqua turchese trasparente nel nostro bungalow privato dal tetto di paglia. È appoggiato su palafitte direttamente sopra l’acqua della laguna. Abbiamo il nostro portico e possiamo tuffarci in qualunque momento per nuotare o fare snorkeling. In lontananza riesco a vedere il monte Otemanu. Poi la massaggiatrice fa la sua magia e i miei occhi si chiudono lentamente.

«Ti addormenterai di nuovo, vero?» mi chiede Wyatt.

«Sono così rilassata» mormoro. Come sarebbe possibile non esserlo? Massaggi, galleggiare nell’acqua tiepida, fare lentamente l’amore nel nostro letto morbido e gigantesco. Mi sembra di essere avvolta nell’ovatta.

Quando finisce il nostro massaggio di coppia, facciamo una nuotata, ci vestiamo e ci sediamo sulle chaise longue sul portico. Tiro in avanti il tettuccio della chaise longue per schermarmi dal sole e mi metto gli occhiali scuri. Indosso il bikini rosso che metto solo per riposare perché è troppo minuscolo per restare a posto mentre nuoto. Wyatt indossa dei bermuda blu scuro, che coprono molta più pelle. Ci siamo avventurati sulla spiaggia dei nudisti il secondo giorno ma Wyatt ha ritenuto che fossero troppi gli uomini che mi adocchiavano, quindi da allora siamo rimasti sulla spiaggia del resort. Mi si è buttato addosso quando siamo tornati da quella spiaggia, reclamando la sua proprietà, e ho adorato ogni minuto.

Il nostro assistente personale, Felipe, viene a prendere l’ordine per i drink e vedere che cosa desideriamo per cena. Ci sono ristoranti, cene private e cene per due in vari posti sull’isola.

Ordino il mio drink preferito, una nuvola di cocco: vodka e rum mischiati con gelato al cocco, lychee e vaniglia. È una nuvola, gente. Io sono su una nuvola, avvolta in una nuvola, galleggio su una nuvola. Tutto è soffice e leggero e fluttuante.

Wyatt ordina un drink all’ananas e organizza una cena privata solo per noi due sulla spiaggia. Questa mattina, la colazione è arrivata su una canoa polinesiana.

Quando Felipe se ne va, Wyatt allunga la mano e prende la mia. «Che ne pensi, Syd? Sono riuscito a organizzare una luna di miele con tutte le cose romantiche che il tuo cuoricino desiderava?» È il quarto giorno della nostra luna di miele e me lo sta chiedendo solo adesso? Era preoccupato che non mi sarebbe piaciuta?

«Sì, Belzebù, ce l’hai fatta. Sto vivendo in una felice nuvola calda e adoro ogni minuto.» Gli scuoto il braccio. «Mi hai fatto preoccupare, temevo saremmo finiti in un parco acquatico, a schizzarci nell’acqua. E quel commento sul cappello di Pippo!»

Lui ride di cuore. «Dai, in fondo non sono un romantico? Ricordi la mia proposta di matrimonio con i petali di rose e la freccia?»

«Sì, era romantico. Ricordi che io ti ho chiesto di sposarmi mentre facevamo sesso riparatore?»

«No, ero troppo occupato a sbatterti.»

Mi alzo e vado a sedermi sulla sua chaise longue, tra le sue gambe e appoggiandogli addosso la schiena. «Se non lo ricordi, come mai mi hai messo quel grosso sasso sul dito dubito dopo?»

Lui mi avvolge le braccia intorno alla vita e mi sussurra all’orecchio: «Ho avuto un flashback quando ho ripreso conoscenza».

Rido e poi sospiro quando mi bacia lasciando una scia bollente di baci sul collo. Ho i capelli raccolti in uno chignon disordinato. Wyatt continua a baciarmi il collo, mordendomi piano la nuca. Sento un brivido lungo la schiena.

Tocca il nodo che trattiene il top del bikini. «Mi piaci con questo bikini, ma ti preferisco senza.»

«Non qui. Felipe sta tornando con i drink.»

Si alza e mi prende in braccio. Controllo la sua espressione: giocosa significa che mi lascerà cadere in acqua (e poi mi vendicherò allo stesso modo). Seria significa che andremo in camera. Mi sta guardando con il fuoco negli occhi. Camera.

«E Felipe?»

«Chiuderò a chiave la porta e metterò il cartello Non disturbare.»

«È la terza volta. Non continuerà a portarci da bere e da mangiare se deve continuare a tornare.»

«Sono sicuro che sia abituato agli sposi in luna di miele. E noi, moglie, ci siamo appena sposati.»

Mi porta in camera attraverso il soggiorno. Tutto l’arredamento è in teak con i cuscini bianchi; leggero, arioso. La mia nuvola paradisiaca. Abbiamo un letto king-size che dà sulle porte scorrevoli verso il patio, con una vista sull’acqua.

Wyatt mi appoggia sul letto e mi bacia, prima di andare a mettere il cartello Non disturbare sulla porta e chiuderla a chiave. Salto fuori dal letto e chiudo le persiane in modo che nessuno possa vedere quello che sta per succedere.

Ci rincontriamo ai due lati del letto e tiriamo indietro le coperte. Poi ci togliamo i costumi (ci vogliono pochi secondi), guardandoci famelici.

Wyatt sorride. «Hai chiuso le persiane nel caso un delfino volesse guardarmi mentre ti scopo fino a farti perdere i sensi?»

«O uno che fa snorkeling e passa di qui» ribatto. Poi mette le mani sul mio seno nudo. «Non avevi detto che era riservato a te?»

Lui striscia sul letto e mi afferra. «Mia, mia, mia.» Mi solleva e mi appoggia sopra di lui.

Mi chino a baciarlo e lui mi toglie l’elastico che trattiene i capelli, che ricadono intorno al suo viso. Me li tira indietro usando entrambe le mani e interrompe il bacio, fissandomi negli occhi. «Ti amo.» La sua voce è accesa e completamente sincera.

«Ti amo» dico io dolcemente.

Mi passa la mano sulla schiena, continuando a fissarmi negli occhi. «Non ne avrò mai abbastanza di te.»

«Bene. Adesso scopami fino a farmi perdere i sensi.» Adesso prendo gli anticoncezionali, quindi il preservativo non serve.

«Sembra che tu abbia bisogno del mio aiuto» dice, sollevandomi per la vita e tirandomi finché sono a cavalcioni sopra la sua testa.

«Sì» riesco appena a dire, afferrando la testiera di teak. Wyatt dà una lunga leccata e il mio respiro esce tremante. Poi mantiene la promessa di aiutarmi sempre quando ne ho bisogno. Il desiderio mi invade mentre mi porta lentamente all’orgasmo. Tremo sopra di lui, cantilenando il suo nome. La pressione sale e sale, il mio corpo sta per esplodere. Grido, con la testa all’indietro, gli occhi chiusi, inondata da un piacere immenso.

Poi Wyatt mi solleva di nuovo, facendomi scivolare lungo il suo corpo e guidandomi verso il suo membro duro. Spalanco gli occhi.

«Ecco che è tornata» dice con la voce roca.

I miei muscoli sono languidi e sciolti, ma va bene così, perché Wyatt prende il controllo, afferrandomi i fianchi con le sue mani grandi. Mi aggrappo alle sue spalle mentre mi muove e la pressione ricomincia a crescere.

Mi guarda negli occhi e l’amore è una cosa viva, che respira tra di noi. Sto per essere travolta da un’ondata di emozione, con gli occhi che bruciano per le lacrime. Non ho mai provato niente di simile per nessuno.

Wyatt mi scosta i capelli dalla faccia. Niente parole. Solo lente spinte profonde, i nostri corpi uniti, vicini come possono esserlo due persone, con l’amore che ci lega. Marito e moglie, amanti, amici, nemici. Siamo stati tutto ciò, ma preferisco il nostro ultimo titolo: sposi.

Mi lascia andare i fianchi per accarezzarmi il seno, mettendosi seduto per prendere in bocca un capezzolo. La nuova posizione mi regala un’ondata di piacere. Lui risucchia il capezzolo in profondità nella bocca e io comincio a muovermi, ondulando sopra di lui, cercando altro piacere. Poi lui solleva la testa, baciandomi appassionatamente, con la mano che mi copre il sedere, premendomi contro di lui. Continuo a cavalcarlo, sempre più velocemente, cantilenando il suo nome, alla ricerca dell’orgasmo e poi mi muovo di scatto, esplodendo in un milione di pezzi. Wyatt mi afferra i fianchi, dando spinte feroci mentre io continuo impotente a ondulare sopra di lui. E poi si lascia andare con un gemito gutturale, scosso dal suo orgasmo.

Mi tiene stretta con un braccio. Io gli appoggio la testa sulla spalla, prosciugata.

«Pensi che Felipe sia passato?» gli chiedo.

«Non ne ho idea. Avevo le tue gambe intorno alle orecchie.»

Rido. «Non per tutto il tempo.»

«Il resto del tempo tutto ciò che sentivo eri tu che cantilenavi Wyatt, Wyatt.» Mi bacia. «Lo giuro, Syd, potrei eccitarmi solo sentendoti pronunciare il mio nome come con quella voce sexy.»

«Wyatt» dico con la mia voce più sexy.

«Non tentarmi.»

«Wyatt, Wyatt, Wyatt.»

Mi solleva e poi mi fa rotolare sotto di lui. «Adesso sei nei guai.»

Sorrido e gli apro le braccia. Lui si unisce a me, strofinandomi il collo con il naso. Poi mi prende in bocca il lobo dell’orecchio e lo tira con i denti. «Ora e per il resto della mia vita, prometto di soddisfare la mia vogliosa mogliettina.»

È un tale poeta romantico.

Gli dico l’unica cosa che abbia una logica: «Accetto».

***

Non perdetevi il prossimo volume della serie: Dashing – Adam, nel quale Adam riceverà un’insolita richiesta da Kayla.
 

© 2021 Kylie Gilmore

Traduzione: Mirella Banfi

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